Nei concerti il Maestro è solito annunciarla così: "Questa canzone contiene nel titolo la parola a me più cara". In quel momento tutti sappiamo di che si tratta. Questo blog vuole essere un tributo alla straordinaria figura artistica e morale di Franco Califano e da quella canzone prende il nome.
Ho una chitarra per amica e con voce malandata
canto e suono la mia libertà.
Se sono triste canto piano, se sono in forma suono forte,
così affronto la mia sorte.
Se non amo grido abbasso anche se non mi è concesso
dico sempre quello che mi va.
Se voglio un corpo e un po' d'affetto,
faccio un giro cerco un letto e una donna che ci sta.
Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c'è muro
che mi stacchi dalla libertà.
Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene,
libertà che è libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà.
Da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via.
Non mi fido di nessuno sono rose e crisantemo
suono e canto la mia libertà.
Se sono triste suono piano, se sono in forma canto forte
così affronto la mia sorte.
Una donna innamorata anche quella più pulita
prima o poi le corna te le fa.
Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti
solo questa libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà
da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via
canto e suono la mia libertà.
Se sono triste canto piano, se sono in forma suono forte,
così affronto la mia sorte.
Se non amo grido abbasso anche se non mi è concesso
dico sempre quello che mi va.
Se voglio un corpo e un po' d'affetto,
faccio un giro cerco un letto e una donna che ci sta.
Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c'è muro
che mi stacchi dalla libertà.
Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene,
libertà che è libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà.
Da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via.
Non mi fido di nessuno sono rose e crisantemo
suono e canto la mia libertà.
Se sono triste suono piano, se sono in forma canto forte
così affronto la mia sorte.
Una donna innamorata anche quella più pulita
prima o poi le corna te le fa.
Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti
solo questa libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà
da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via
e tutto il resto è noia.
ReplyDeleteE' un fischio maschio senza raschio
ReplyDeleteE' un fischio maschio senza fischio
E' un rischio maschio senza wisky
E'il fischi maschio senza raschio
E' un wiskio fischio senza maschio
E' un teschio maschio senza fischio
E' un caschio moschio senza fischio col fiskio col caskio,
e tutto il resto è noia.
m'è sta a veni' 'na febre da cavallo.
ReplyDeleteScusa, ma qual'è la "figura morale" del "Maestro"? Riporto da un'intervista che ho visto in TV: "Io vivo per l'orgasmo!". Beh, non c'è dubbio, altissimo concetto, grande sfoggio di moralità, congratulazioni. Che poi, strafatto com'è, mi piacerebbe sapere cosa riesce davvero a combinare... Ma valà, va!
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